| (Testo CEI74) 95 Invitatorio
Venite, applaudiamo al Signore, acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.
Poiché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dei.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, le sue mani hanno plasmato la terra.
Venite, prostràti adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.
Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere.
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: Non entreranno nel luogo del mio riposo».
| (Testo TILC) 95 (94) Invito a lodare e ad ascoltare il Signore
Venite, lodiamo il Signore, gridiamo di gioia al Dio che ci protegge!
Andiamogli incontro con gratitudine, cantiamo a lui canti di festa.
Davvero il Signore è un Dio grande, grande re su tutti gli dèi.
Egli domina tutta la terra, dagli abissi alle vette dei monti.
Suo è il mare, è lui che l'ha fatto, con le sue mani ha plasmato la terra.
Venite, in ginocchio adoriamo, inchiniamoci al Dio che ci ha creati.
Lui è il nostro Dio e il nostro pastore, noi siamo il suo popolo, il gregge che la sua mano conduce. Ascoltate oggi questa sua parola:
'Non indurite i vostri cuori come i vostri padri nel deserto, in quel giorno di tentazione e di discordia; mi misero alla prova e vollero tentarmi, eppure sapevano quel che avevo fatto per loro.
Per quarant'anni mi hanno disgustato e ho detto: Gente corrotta, che rifiuta di seguire la mia strada!
Allora, sdegnato, feci questo giuramento: Non entrerete nella terra dove volevo darvi riposo'.
| (Testo CEI2008) 95 Invito all'adorazione
Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.
Perché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, è lui che l'ha fatto; le sue mani hanno plasmato la terra.
Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Se ascoltaste oggi la sua voce!
»Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere.
Per quarant'anni mi disgustò quella generazione e dissi: «Sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie».
Perciò ho giurato nella mia ira: »Non entreranno nel luogo del mio riposo»».
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